1992 · Bari
VIVERE TRA I SASSI
Galleria Antonelli
E’ il rapporto con la pietra l’elemento vitale che costituisce il primo fondamentale legame con i Sassi, ed ecco che Matera diventa la trasfigurazione di se stessa. E’ come se i Sassi fossero il luogo di riparo di Matera: la struttura labirintica, i suoi vicoli tortuosi, i ponti, i gradini, il camminarci dentro nella gelida luce invernale e la nebbia capace di trascinare i Sassi fuori dal tempo sono tutti elementi che portano Matera al riparo dalla sua moderna contemporaneità.
I Sassi sono un luogo che ci appare come macro-contenitore di passato, e attraverso segni e memorie, oblii e presenze arriva fino a noi, costituendosi come fonte complessa e stratificata del tempo che ci precede, agendo sul presente, in virtù della relazione che con essi stabiliamo o nella distrazione della moderna quotidianità.
Non si possono comprendere i Sassi di Matera se si escludono dal contesto di modernità in cui essi oggi sono collocati. Guardandoli dal nostro presente possiamo valutarne lo spessore e la tenuta nelle sensibilità e nelle culture odierne, interrogarli e interrogarci sulla loro rilevanza o caducità, nonché sulla durata dei loro riflessi simbolici. E possiamo, anche, valutare il rilievo delle storie taciute, messe da parte, dimenticate, che ogni singola Sasso racconta.
Dunque essi, se compresi, sono in grado di coinvolgerci pienamente, offrendoci frammenti e segni del tempo trascorso, insieme alla possibilità di riappaesamento con la natura della Matera reale, anche se trasfigurata dalla modernità.
Quando si pensa a Matera, si pensa ai Sassi di Matera, e la percezione emotiva è tale da inglobare Matera all’interno del racconto che i Sassi narrano.